Overclock
Eccoci giunti nella sezione più attesa: testare l’ASRock X79 Extreme4 sulle capacità di overclock. Tale pratica è seguita da un numero di appassionati in costante aumento, tanto che molti brand, tra cui anche Intel ed AMD, hanno creato delle serie di prodotti orientate a tale fine. In questa sezione testeremo la suddetta motherboard per verificare il comportamento e testare il livello di competitività prestazionale. Lo confronteremo con quello delle altre 3 piattaforme di cui abbiamo già eseguito gli altri test. Eseguire un Overclock vuol dire anche e soprattutto fare i conti con la temperatura raggiunta dal processore, che ricordiamo essere il modello di punta introdotto da Intel per il mercato Consumer, il Core i7-3960X, dotato di 6 core fisici. Tale processore, proprio per il numero di unità elaborative e l’elevato numero di transistor, è in grado di stressare efficacemente il sistema di alimentazione delle schede madri Enthusiast di questa tornata di test, come la Asrock X79 Extreme4. Vi proponiamo i risultati raggiunti tenendo conto che il sistema di raffreddamento adottato è il kit Liquid Cooling della Intel, mentre per la rilevazione dei voltaggi ci siamo affidati all’ottimo tool CPU-Z. Come consigliato, prima di eseguire i test di Overclock abbiamo disabilitato le varie feature di risparmio energetico native nella CPU quali EIST/SpeedStep aiutandoci con la regolazione del Load-line Calibration al fine di stabilizzare il voltaggio erogato sulla scheda madre. D’altronde il forte assorbimento amperometrico è proporzionale all’elevata frequenza ed al forte carico di lavoro generato dai 6 core fisici (12core logici). Partiamo dal noto tool di stress LinX. La particolarità di tale programma è di sollecitare in maniera intensiva la CPU nella sua totalità, spalmando il carico computazionale su tutti i core sia fisici che logici in quanto compatibile con la tecnologia Hyper-threading. Esso si avvale delle librerie Linpack per generare il calcolo algebrico su cui restituisce un valore GFlop che rappresenta la capacità di calcolo del sistema nell’unità di tempo. Ci sembra utile proporvi il grafico comparato delle 4 motherboard e dei voltaggi resi necessari per superare tale test. Interessante anche il livello di Vdrop e di Vdroop generato da ogni scheda madre cosi come il “VCORE Set” quale parametro minimo richiesto per superare i 20 cicli di LinX a tale frequenza.
Come si evince la ASRock X79 Extreme4 ci ha piacevolmente sorpreso dal punto di vista della stabilità del Vcore sotto carico generando un Vdroop inferiore a quello delle altre schede della comparativa. Grazie al solido sistema di alimentazione Digi Power della ASRock unito alle 6+2 fasi, avvantaggiato dai condensatori Premium Gold Caps ha ottenuto risultati brillanti nel daily use. Abbiamo poi confrontato la Asrock X79 Extreme4 con le altre schede madri presenti nella comparativa sul piano della capacità di salire di Bus con le tensioni di sistema a default. Ossia quale sarebbe stata la tolleranza o meglio la capacità di salire di Bclk con i parametri di tensione a default. Riportato il Bios alle impostazioni di default, le uniche voci che abbiamo modificato sono state quelle relative al moltiplicatore delle RAM sceso a 13,33 e quello della CPU sceso a x30, abbassando quindi i valori di frequenza di entrambi i componenti di modo che non costituissero un collo di bottiglia.
Ebbene, in questo test, a battere la ASRock X79 Extreme4 è stata la motherboard della Intel, seppur i valori si discostavano di poco. L’overclock di bclk è una pratica che raramente si effettua nel daily use ed è invece utile per raggiungere le massime prestazioni in caso di overclock estremo.
Visto la disponibilità del bios 1.60 sul sito del fornitore alla sezione download, abbiamo voluto verificare eventuali differenze con la versione utilizzata per i test, la 1.50. Ebbene il nuovo Bios 1.60 ha generato una sorta di Throttling riscontrabile già ad una frequenza di 4,5 GHz. In pratica con gli EIST ed il Throttling disattivati la scheda sotto forte carico come LinX ha attivato una sorta di protezione nonostante il processore fosse adeguatamente raffreddato. Siamo riusciti a stabilizzare la frequenza di overclock a 5 GHz sebbene validati tramite il test del SuperPI 32M, che ricordiamo essere un test di tipo monocore, per quanto leggero dal punto di vista del calore generato, rappresenta un indicativo livello di stabilità dato che influenza fortemente gli stadi di CPU, Chipset e RAM.
Vogliamo puntualizzare che il fenomeno del throttling ha come aspetto l’abbassamento della frequenza in Full load per far fronte ad una carenza di energia per alimentare correttamente la CPU. Crediamo che nella prossima versione di Bios il problema verrà risolto dato che la piattaforma è nuova nel suo genere e perciò ha ampi margini di crescita. Altre note che riguardano l’overclock estremo sono una bassa tolleranza alle temperature estremamente basse, che ci hanno impedito di effettuare il boot con sistemi di raffreddamento di tipo cascade.